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Cronaca di sei giorni di amore e sudore, la Sagra di S. Antonio Dro.

Un successo il piatto principe con la susina e la passeggiata con curiosità “droate”.
Parlare della Sagra di S.Antonio non è facile, come potrebbe sembrare dalla parola "sagra", visto che in questo modo si suole indicare una festa popolare di carattere locale e cadenza annuale, che nasce tradizionalmente da una festa religiosa o per festeggiare un raccolto.
Questa Sagra, però, è molto di più, è una bella storia, perché contenitore di altre storie.
Nel tempo, infatti, con l'incredibile amore e dedizione di un gruppo di persone, è diventata un momento ricreativo con finalità culturali, e quindi un vero e proprio collante fra generazioni.
In un contesto storico come l'attuale, fatto principalmente di omogeneizzazione di idee e comunicazione scelta dai Mass media, l'impegno profuso dalla Pro loco S. Antonio di Dro riesce a fornire momenti di socialità, finalizzati a stimolare le persone a riconoscersi, sempre di più e sempre meglio, come comunità.
Questo è proprio ciò che si è visto nei giorni scorsi: tantissima gente, di ogni età; sorrisi, ricordi, racconti, sorpresa di riconoscimenti, sguardi curiosi e ammiccanti, colori, profumo di cibo e musica.
E poi, alternati al divertimento, momenti di cultura e storia locale, che hanno fatto da collante alle diverse generazioni.