Questa mostra è una bella opportunità per la nostra Comunità, ci permette di conoscere le creazioni artistiche di due nostre concittadine che, per la loro indole riservata e aliena dall’esibizione, forse non pensavano potessero essere di interesse pubblico.
Chi ha conosciuto Valeria Bortolotti e Rosetta Santoni, e siamo in molti tra i presenti, sa che stiamo parlando di due donne caratterizzate da grandi doti umane e una squisita sensibilità artistica. Doti che si esprimevano nei gesti quotidiani e che attraverso un fedele lavoro da autodidatta sono riuscite ad incanalare nell’arte, ciascuna a suo modo, lasciando delle tracce, dei segni, assolutamente originali e di pregio.
Quando andavo a far visita a Valeria, la capostipite, alla mia osservazione, alla domanda, su come fosse possibile riprodurre così bene, in maniera così vivida, un frutto, un fiore, un riflesso di luce, lei rispondeva che “è una questione di esercizio e che bisogna provare e riprovare…che qualcosa ne vien fuori”, quasi a dire quanto sia necessario e doveroso applicarsi per manifestare al meglio le proprie capacità espressive: in questo caso provare a fissare sulla tela il proprio sentire, le proprie visioni.
Purtroppo non è stato possibile seguire l’evoluzione artistica di Rosetta ma si può immaginare che anche in lei ci fosse un bisogno morale di esprimersi compiutamente, visibilmente.
Il filo che tiene unite queste due belle persone ai loro famigliari è quello dell’affetto e dell’amore ma anche della condivisione della bellezza e della forza della natura, evocata così bene dal nostro territorio! Una forza che mai ci abbandona se la richiamiamo a noi.
Un grazie di cuore va ai famigliari, alle donne di casa che, con generosità, hanno voluto rendere partecipe l’intera Comunità dell’impegno creativo e del risultato artistico di Valeria e Rosetta.
E noi tutti le ringraziamo direttamente nel buon ricordo che abbiamo di loro.
MARIAROSA RIZZONELLI